mercoledì 31 dicembre 2014

Buon percorso!

"Avere i piedi per terra" richiama l'idea di fermo, statico, immobile.
Dimentichiamo che la Terra gira, e noi con essa. Tutto é un equilibrio instabile, tutto si trasforma danzando ai rintocchi del tempo.

Ogni fine anno penso:
-cosa saluto e lascio alle mie spalle
-cosa mi ha donato il tempo trascorso, che porto con me nella valigia dell'esperienza, nel futuro
- i nuovi orizzonti che voglio raggiungere.

Tra le tante cose che mi porterò dietro, ci sono tante nuove belle persone che ho conosciuto o con cui ho lavorato, amici di lunga data che mi hanno offerto delle solide spalle e caldi abbracci. Una sensibilità e coscienza più matura, che mi ha fatto capire le cose positive da portare avanti e gli sbagli fatti, che per rimediare l'unica strada é continuare a camminare a passo deciso, cercando di diventare una persona migliore.

Auguro a tutti voi di mettere tanto in questa valigia emozionale e di proseguire sempre verso orizzonti avvincenti.

Un abbraccio ❤️🎊🎉✨✨✨✨

martedì 25 novembre 2014

Nuovi orizzonti, tornando alle origini.




Soundtrack: Terra mia

Ci sono giorni in cui non vedi nulla o intravedi l'orizzonte senza metterlo a fuoco, vagando nella nebbia delle insicurezze, forse indotte o forse innate.
Poi arriva una giornata come oggi, in cui vago senza meta, lasciandomi andare per il centro di Bologna scoprendo nuovi interni, nuovi angoli e affreschi.
Per le mie stanze interiori.
Tutto è apparso limpido abbracciando l'anima col respiro per poi cacciarla fuori con istinto ancestrale.
In un certo senso è proprio come tornare alle origini ma con passo deciso verso il futuro.
E via che si parte!!!
La ciliegina sulla torta di una settimana fantastica, piena di nuove idee, nuove uscite, nuovi inizi.
Grazie alle due fantastiche e frizzanti bionde Eleonora Bruni e mia cugina Antonella Caranese per la fantastica giornata di oggi.
Sono troppo felice.
Non vedo l'ora di rivedervi!
[Ps. Di solito non sono così, ma che ce volete fa'...so' 'mbriaca de felicità! (Bevuto troppo....ahaha ) ]
Grazie!




martedì 22 luglio 2014

Dentro i miei vuoti: La Porta





Gocce piovose rintoccano tristi il tempo alla porta del passato.
Dietro, il vuoto. 
Nessuno più attende.
Che accoglie col sorriso materno, con gli occhi limpidi di mare.
Non vi è più nulla mi attende oltre.
Voglio carpire i profumi che il vento non ha ancora rubato.
Le serrande chiuse dietro di me , sipario della felicità che fu.
Chiudo un'ultima volta gli occhi in questo mare in tempesta che tuona silenzioso,
a cui il dolore rende le mie orecchie avvezze.

Nel sogno è tutto qui, davanti a me, con me.
Mi specchio ancora, levigo le forme di mobili e oggetti plasmandoli nell'aria.

Mi sento ancora protetta, cullata dalla tenera voce della coscienza negli spazi testimoni della mia esistenza.
Volteggio nei ricordi, passi leggiadri che scalfiscono il cemento.

E' ora di andare.


Spunta di nuovo il sole dopo la tempesta,
i suoi raggi sempre più intensi mi accompagnano all'uscita.
All'orizzonte mi aspettano nuovi portoni, nuove pagine da scrivere e nuove domande a cui rispondere.


Ti porto con me, piccola grande presenza dagli occhi del cielo che accarezza il mare.
Tanti anni in un soffio ed è già ora di andare, di chiudere il buio alle mie spalle.

E' ora di andare.


Ma rimango in attesa.
Ci rivedremo, un giorno.
Da qualche parte.





mercoledì 7 maggio 2014

Non piangere



Mi ricordo quando ero triste da piccola e me la cantavi per farmi sorridere.
La musica di Puccini la amavi tanto, come amavi me e la mia voce.
Sono sicura che me la canteresti anche ora, vero? 
Ma mi é difficile sorridere ora, ma ci proverò. 
Solo per te mia bellissima piccola grande Nonna dagli occhi cielo.
Ti voglio bene

mercoledì 16 aprile 2014

Dentro i miei vuoti: (Storia di un) Punto e virgola



Sono sempre stata disordinata, fin da bambina. Anche nella scrittura.
Mi sembrava così sterile scrivere e basta. Disegnavo, ai lati, ovunque mi portasse il mio originale gusto.
Piccoli abbellimenti erano la casa di piccoli omini che prendevano vita tra una riga e l'altra.
La mia maestra di italiano non mi puniva, anzi ne sembrava quasi compiaciuta dal sorriso che rivolgeva al foglio. Era l'unica che comprendeva il mondo che avevo dentro e lo apprezzava.
In più sapeva che prima o poi avrei smesso da sola, senza che nessuno mi censurasse.
Ci avrebbe pensato la vita. 
Ma in quel sorriso celava la consapevolezza che sarei rimasta sempre un po'originale, creativa. 
Che sarei stata me stessa, a mio modo. Coi miei modi.
Sopratutto quelli strani.

I miei lavoravano e stavo molto tempo coi miei nonni.
Mio nonno mi raccontava tante storie, iliade, odissea, l'inferno di Dante.
Con la nonna leggevo i libri mentre lavorava a maglia.
Mi aiutava a fare i compiti.

Ricordo l'odore di quei quaderni....non saprei come descriverlo, sapeva di infanzia, scuola, innocenza, purezza. Riluceva di candore mentre le mani piccole e lavoratrici di mia nonna lo piegavano per scriverci sopra. Aveva un modo di scrivere con la matita che mi affascinava, sembrava farla danzare in modo elegante e ordinato.
Piaceva danzare anche a me e adoravo quelle piste da ballo, sopratutto a quadretti.
Quadretti piccoli, medi e grandi. Quelli a righe mi davano tristezza.
Non sentivo il fremito dell'infrangere una barriera, uno spazio definito, delineato.
Righe. Troppa libertà.
Quadretti. Il reticolo su cui ricamare i miei germogli letterari.

Anche a mio nonno piacevano gli articoli di cancelleria. Penne, matite, gomme e quaderni.
Non gli ho mai chiesto perché e non mi é mai venuto in mente di chiederglielo.
Però adoravo anche io i quaderni, a quadretti, quelli medi che sono una buona via di mezzo per coltivare lettere, bianchi.
Forse era il desiderio di rinascere. Di cancellare gli errori nel modo elegante di mia nonna e riscrivere la mia storia. Migliorandola. Ma sopratutto, ricominciandola.

Ricominciando.

Ancora non avevo un passato alle spalle e già volevo ricominciare. 
Concedermi il lusso di scarabbocchiare distratramente prima con l'idea salvatrice che poi avrei rifatto tutto bene....ma il tempo non sta mai ai nostri voleri. Fugge.
Fugge , sfugge ai nostri occhi, dalle nostre pagine. Senza salutare...


----------------- forse continua....o forse no; 

mercoledì 9 aprile 2014

Spaghetti all'orientale - ricetta vegetariana e vegana


Prima volta che parlo di cucina in un blog!
Non perché non ami cucinare (anzi....e si vede...) perché semplicemente non mi è mai venuta la spinta di riportare le mie ricette, per lo più inventate sul momento, dove le quantità e gli ingredienti spesso le calibro empiricamente sul momento.

Oggi, per festeggiare il mio primo mesetto da vegetariana pubblico una ricetta che vuole ricreare i sapori orientali fondendoli col mio gusto personale!

E' un piatto adatto anche agli amici vegani!

Ingredienti per 2/3 persone

300gr Spaghettoni (non sono facili da trovare, potete usare in alternativa Bucatini o Spaghetti Grossi come in foto)
2 Cipolle
1/2 Zucchine (se è grande una basta)
1/2 Carote 
Salsa di Soia dolce 
Zenzero fresco,un pezzetto di radice da tagliare in strati sottili
Mandorle tritate a cubetti (io di solito prendo quelle già fatte che costano un euro e vanno bene anche per due o tre volte.)
Sale (io uso quello affumicato che personalmente adoro!)
1 Passata/ Salsa di Pomodoro
Pizzico Peperoncino
Spezie (paprika, cumino, aglio in polvere)
un filo d' Olio 

In una pentola, o meglio in un wok, fate rosolare le cipolle tagliate medio/fine in un composto di acqua, sale, aceto e salsa di soia, in alternativa dell'aceto potete usare la birra o vino bianco, senza olio.
Tagliate lo zenzero in sottili strati e aggiungetelo.
Dopo un po', a seconda se preferite le verdure più cotte o crude, aggiungete le carote tagliate a filettini e in ultimo le zucchine sempre tagliate a filettini. Aggiungete una spolverata di mandorle tritate.

In un altro pentolino, scaldate la passata di pomodoro aggiungendo del peperoncino, paprika e cumino e dell'olio di oliva - oppure un olio al peperoncino. Aggiungete un filo di salsa di soia e un'altra spolverata di mandorle tritate.

Quando gli spaghettoni saranno cotti, versate prima il sugo e girate, poi aggiungete le verdure.

Et voilà...pronto! :)






martedì 8 aprile 2014

Le nostre regole

Un terzo della nostra vita lo sprechiamo per imparare le regole, un'altro terzo per dimenticarle.

Il resto?

A creare le nostre!