sabato 30 novembre 2013

La panchina



Chissà chi o cosa aspetta silenziosamente quella panchina.

Ha dato ristoro a fanciullesche corse, a viaggiatori distratti, ha fatto riposare speranze in attesa della prossima destinazione, ha ascoltato parole segrete, dolci e amare, fatto scivolare nel fiume tante gocce di ricordi, di sogni.


Alcuni sono rimasti la', abbandonati da padroni troppo deboli, dimenticati dal tempo,  in attesa eterna, non si sa di cosa, di compiersi, forse con un altro destino, con altri occhi.

Altri invece sono stati portati via, in altri luoghi dell'anima.
Altri ancora volano...
Si sono avverati.

domenica 24 novembre 2013

Dentro i miei vuoti: Nella tua assenza



Sogni in cui domavo le onde del desiderio ,
in attimi e sussurri intensi, segreti.

Di nuovo ti ho sognato,
Di nuovo ti ho potuto parlare.

Sai plasmare con arte l'attesa.
il tuo arrivo improvviso,
portato dai moti perenni delle mie oniriche maree
che lambiscono, strappano il sabbioso pavimento delle certezze
che mi teneva in piedi.

Come goccia tenace che inesorabile ha scavato anche la roccia imperturbabile.

Non c'è materia, non vi è parte che possa resistere.

Più ti nascondo dai miei pensieri, più salti fuori quando meno me l'aspetto,
più non i nostri occhi non si incontrano,
più ci incontriamo in quella terra-nuvola di nessuno e di tutti,
al di là e al di sopra  dell'orizzonte,
dove il respiro è talmente dolce e pulito da corrodere l'anima.

La tua presenza si muove imperturbabile tra le mancanze,
scivola sinuosa persino nelle tue assenze,
il mio desiderio cresce anche in questo Nulla,
senza luce, senza respiro, ma pieno di sospiri germoglia,
riecheggia rompendo il silenzio in me.
Il mio desiderio di incontrarti ancora, cresce.

Buio di una malinconica notte eterna.
Nella tua assenza ricamo stelle.







venerdì 22 novembre 2013

Bologna





A Bologna non ti perdi, ti ritrovi.

É una piccola, grande donna dalla bellezza semplice, borgo e città, antica e moderna, non é grande e altezzosa, é morbida e affabile con spiazzi larghi e abbondanti, ma con nascosti piccoli passaggi raccolti.
Apre il suo cuore a chi la sa ascoltare.

Ti guarda col sorriso negli occhi e aspetta pazientemente che torni.

Ama tutta la musica, la classica, il Jazz, il Rock, gli artisti di strada che qua e la la corteggiano con un sottofondo bohemien. Sa amare, sa ascoltare, sa assaporare la vita, sa giocare.
Ha delle Belle Arti di seduzione.

Bologna provoca (in)dipendenza.
Gli spiazzi, gli angoli, i pub.

Nel weekend fa festa, con tante bancarelle, tanti prodotti da offrirti, tante persone da tutto il mondo. Qualsiasi accessorio e vestiario in qualsiasi stile, rock, dark, metal, o raggae, lo troverai in montagnola, dove culture e stili si fondono e avviene la vera integrazione.
Bologna insegna. Da ammirare.

È fatta così. Ride per i doppi sensi e non disdegna mangiare bene in buona compagnia.

Il suo sangue é giovane, arterie in cui scorre l'indipendenza, globuli di studenti in via Zamboni che a volte manifestano, a volte "bigiano", a volte festeggiano lauree o semplicemente la vita.

A Bologna sogno.





sabato 2 novembre 2013

Lume della ragione



Luce della ragione, devo capire a cosa servi.
Non illumini le mie azioni e non scaldi il mio cuore.
Lambisci pagine vuote che scappano accartocciandosi
Per nascondere parole che non ci sono, quelle che mancano e quelle che saranno.

I miei occhi si perdono nelle tue voluttuose ombre e le mie parole bruciano nella lussuria delle loro danze.

Non c'é confine tra luce e oscurità.
Si chiamano, si cercano, si avvolgono.