lunedì 23 dicembre 2013

Dentro i miei vuoti : Serpente di luce




Guardo scorrere la mia vita fuori dal finestrino
Camminando su cieli,
Cinematici sfondi
Ombre e luci della mia esistenza che scompare, e appare.
Questo serpente di luce
Che corre al di sopra di infinite esistenze
Corre, tarda puntualmente agli appuntamenti della comprensione

Sulla te
rra, nelle vite altrui, nei luoghi reali o virtuali della nostra esistenza...
Ecco le stelle cadenti che brillano per poi scomparire inghiottite dall'oscurità della notte.
Navigando tra le tempeste della vita... Stando a galla, affogando.

... E tu... Perché sei qui?


Un altro viaggio. Si è già fatta sera.
La pelle carta straccia di parole sudate.
Pensieri accartocciati di stanchezza.

La malinconia compagna di viaggio,
Musica che si insinua lentamente e profondamente, facendo sospirare il cuore guardando l'orizzonte, Che corre con me, che si nasconde per poi riapparire improvvisamente mutato,
A volte turbato, a volte più sereno,
Sembra avvicinarsi, ma in realtà non può che allontanarsi da me...

Nel serpente di luce che mi accoglie, che fende l'aria, morde gli istanti,
Chissà dov'è il destino,
Se in stazioni deserte
O dove qualcosa segretamente allo stesso futuro, mi attende.

Che nuovi intrecci tesserà per me?
Se mi avvolgeranno, danzando sognanti come polvere di stelle.

Non so se mi fermerò , se scenderò 
Dove potrò davvero afferrare l'orizzonte senza che mi sfugga.

Per ora rimango in compagnia dei miei pensieri,
Che si stringono nelle calde e dolci illusioni per non gelarsi alla realtà.


Soundtrack: As heard on tape -Jolly




sabato 7 dicembre 2013

Ancora

La Musica di "Ancora" di Einaudi, guida le parole


Clark Little, fotografo delle onde


Ancora qui a sognarti
Cavalcando le onde del tempo
Urlando nel vento i miei sogni

Ancora tenendoti per mano
Paziente ai tuoi ritardi
Ripetendoci che non sarà più
Non sarà, ancora.

E invece...

Ancora più forte di prima
Cavalchiamo le onde del tempo
E ridiamo divertiti dal destino
Che si beffa di noi
Del mancato coraggio di afferrarlo

Si ferma ad osservarci.

Ancora.

Ancora guardiana di questi attimi,
Ancora il mio sguardo scrive sulla tua pelle
Sospiri felici, ubriachi, pazzi
Singhiozza perdendosi tra le periferie dei ricordi
Ancora per mano....ancora ridendo...

Quanto ancora dovrò aspettare.

Questo treno che é partito
Che arriva e riparte in luoghi e orari sconosciuti
Ancora in viaggio,
Ancora in sospesi.

La fermata del respiro
In cui scendono gli sguardi e salgono gli affanni.

Ancora correndo,
In partenza verso nuovi fronti sconosciuti
Saluto i paesaggi che accarezzo con le lacrime

Ancora domandandomi
Dove stia andando
Se ti abbraccerò ancora

Questa onda che cavalcavamo singhiozza
Si sta fermando,

Si ripara dal ritmo umido di un cuore solitario
E nel silenzio va,
Ancora,
Cercando.



giovedì 5 dicembre 2013

Can't find my way home - non trovando la strada di casa




Ero seduta su quella panchina da troppe ore. Oramai le sue cellule pietrose conoscevano bene la mia storia, i miei pensieri, quell'aria aveva ascoltato i miei sospiri, i miei affanni. Il primo sole, tenero ma abbagliante mi ricordava che stava passando il tempo e mi spronava ad andare...
Andare...
Andare dove???
Mi stavo rimettendo in marcia, su sentieri sdrucciolevoli annebbiati dalla polvere, con pochi soldi in tasca e ancor meno speranze. Neanche il tempo di far la valigia.
E pensare che l'idea giorni prima mi aveva anche sfiorato...ma era solo una sensazione, un'ansia che sembrava infondata.
Ci avevo messo tanto tempo per rimettermi in piedi e crearmi dei punti stabili,
Ma non c'é nessun principio che ti evita la sofferenza dopo che l'hai conosciuta, combattuta strenuamente. Non ci sono sconti. 
Per l'ennesima volta nella mia vita dovevo ricominciare tutto daccapo.
Dovevamo ricominciare tutto daccapo.
Dovevo capire che fare. Come. E sopratutto dove.

Dov'é la mia strada di casa...? Dov'é 'casa' mia?


















Non conoscevo nemmeno ciò che mi circondava, un paesino, campagna e niente più, mi sembrava.
Una voce mi chiama.
"Ma tu da dove salti fuori???"
Mi volto. Una donna che non conosco mi guarda con aria sorpresa  curiosa. 
"Abito...abitavo...stavo.. qui...."
" Anch'io! A pochi passi! Pazzesco non ti ho mai vista da ste parti! Da molto..?"
"Si, da diversi anni....viaggio molto, sempre in giro...difficile vedermi...."
"Beh allora buona occasione per conoscersi....buona, insomma...anche se la situazione non lo é, almeno siamo qui, uniti, non credi?"
Annuì, cambiando lievemente la mia espressione amara in un accenno di sorriso.
Mi disse che era inutile che stare soli e di seguirla al campo.
Stavamo in cerchio davanti al fuoco per scaldarci da quelle sere di inizio giugno che non sapevo potessero essere così fredde e umide all'aperto.
Quella sera i lampioni non funzionavano. Le case vuote, spente, in qualcuna la luce accesa per fretta.
Chi era scappato. Chi era rimasto. Chi cercava riparo. Chi vagava.
La luce del grande fuoco ipnotizzava tutti noi e nel silenzio sembravamo contemplarla nel vuoto delle nostre paure, dei nostri bilanci. 
Qualche bisbiglio e di nuovo silenzio compassato. Solo il crepitio del fuoco sembrava voler dire qualcosa.

Tante Persone diverse tra loro, molte delle quali non si erano mai incontrate. Altre che si conoscevano a malapena ora si parlavano, si abbracciavano, piangevano e ridevano insieme.
Forse quello era uno di quei rari momenti in cui l'umanità mi sorprendeva mostrandomi un lato che non conoscevo e che forse non avrei più rivisto.
Ha ragione mia madre, il dolore unisce le persone.
Nelle fiamme mi ritrovo a  pensare che non devo pensare.
Non devo pensare che non so cosa mi aspetta. Che sarà tutto difficile, a cominciare dalle piccole cose...che dovrò tenere a galla le persone a cui voglio bene, perché  basta poco per affondare tutti insieme...si cammina in equilibrio precario sui nervi sottili...
Prima o poi le cose miglioreranno, prima o poi finirà questa guerra...E se le cose non saranno come prima, saranno meglio di prima.
Non so neanch'io se credere io stessa alle parole che pronuncio...ma devo.Queste parole sono una palestra di energie che mi tiene a galla.
Non devo pensare, solo agire. Poi un giorno, quando tutto sarà finito, mi fermerò chiedendomi "Come sto?" E forse riuscirò anche a piangere e a tornare a sognare.
Mi mancano persino gli incubi che movimentavano di luci e ombre le mie notti...

"..Non è tutto finito....è appena iniziato..." 

La nostra vita ha fatto un balzo in avanti e noi ce la siamo ritrovata così, di faccia, senza avviso, senza preparazione,
con screzi sopiti, problemi irrisolti che sono esplosi insieme al crollo delle nostre certezze.
Forse c'è un senso nascosto da qualche parte, forse semplicemente le cose accadono, la terra si muove e smuove.
E noi con lei.

Bisogna camminare, bisogna cercare.
A volte, camminando camminando, passo dopo passo, altri passi si uniscono alla tua strada e ci si sente più forti.
Tanta energia e tanto entusiasmo che a volte, senza accorgersene, si corre persino.

Alla fine, la mia 'Home' dov'è?

Son convinta sia nel sorriso strappato a un'amica che piange disperata perché come te ha perso tanto. Quel sorriso strappato guardandola negli occhi, sapendo intensamente cosa si prova perché é la stessa barca che affondava su cui c'ero anch'io.
Nel convincere e convincersi che domani sarà un giorno migliore lavorando sodo e dando un senso anche quando tutto ne sembra privo, capire le idee, i desideri mettono in moto l'esistenza, nostra e di chi sta attorno.
Nello scoprire che ciò che ti era intorno era già tuo. Era già 'Casa'.
Quel luogo in cui torni dopo aver girato il mondo e che sarà li ad aspettarti, pronto ad ascoltarti affettuoso....
Chissà, forse l'ho trovato quando pensavo di aver perso tutto...
E ho trovato tanto altro...





















Riflessioni post terremoto emilia 29 maggio 2012

domenica 1 dicembre 2013

La valigia dei ricordi: Spirito della strada (Street Spirit - Radiohead)






 Soundtrack -Street spirit - Radiohead

Questa nebbia che avvolge il tempo
sembra il suo ultimo spiro
mentre il vento cavalca il grigiore di pensieri
persi nell'oblio.
Mi pare di veder scorrere in bianco e nero la mia vita;
istantanee di oscurità e dolore, alla ricerca della luce.





Spirito della strada

file di case,
che piombano su di me
posso sentire le loro mani blu che mi toccano
tutte queste cose in tutte le posizioni
tutte queste cose un giorno prenderanno il controllo

e si dissolveranno ancora,
si dissolveranno....

questa macchina non comunicherà quei pensieri
e la tensione a cui sono sottoposto

sii un figlio del mondo
forma un cerchio
prima che tutti soccombino

e si dissolveranno ancora,si dissolveranno...

uova rotte,uccelli morti
urlano mentre lottano per la vita
posso sentire la morte,
posso vedere che ha occhi piccoli

tutte le cose nel risultato
tutte queste cose un giorno le inghiottiremo
e si dissolveranno ancora,si dissolveranno...

Immergi la tua anima nell'amore...






Street Spirit

Rows of houses all bearing down on me
I can feel their...
Blue hands touching me

all these things in all positions
all these things will one day take control

and fade out again 
and fade out.......

This machine will,  will not communicate
these thoughts
and the strain I am under

Be a world child form a circle
before we all
go under

...and fade out again...
...and fade out again....

Cracked eggs dead birds
scream as they fight for life
I can feel death
Can see it's beady eyes

all these things into position
all these things we'll one day swallow whole

...and fade out again and fade out again.

Immerse your soul in Love....
Immerse your soul in Love...