lunedì 16 luglio 2012

La cicala e la formica - una 'non favola' moderna

Tra un morso e l'altro alla succulenta piadina servitaci in un pub dall'ingresso a tema motociclistico che a molti sembrerebbe rude, per scoprire una cortesia e gentilezza fuori dal comune, io e Jessica riflettiamo e scherziamo un po' sugli strani casi della vita. Le faccio leggere la mia riflessione sul piccolo phone che le prestai, che ridendo e scherzando ha girato mezza bassa e fantastichiamo in modo scherzoso sui suoi prossimi possibili viaggi.
Dopo un altro morso e un sorso di Coca Cola tornando un pò più seria, ma con allegra positività continuò "...Speriamo che, quando tutto sarà finito, questo phone ce lo porteremo in vacanza e si godrà un po' di allegria, caspita! Mica si può sempre star male, no???!!"

Morso dopo morso, voracemente finiamo la nostra piadina farcita. Parliamo del più e del meno, di cosa sta cambiando fuori e dentro di noi.
Racconto un po' di me, della mia voglia di andare avanti e reagire organizzando iniziative a cui vedo sempre più gente partecipare con entusiasmo, la voglia di concretizzare qualcosa e di dare sempre più risalto alla mia musica dentro, che dopo tutti questi anni ora ruggisce più che mai, di come queste novità propulsive mi danno la benzina per muovere la macchina della mia vita attraverso le macerie che vedo tutti i giorni.

Lei mi racconta di come se la sta passando, quando a un certo punto dice:
"Sai la favola della cicala e della formica? Ecco, io sono stata troppo formica, sempre frenata a pensare al domani, a mettere da parte e basta e adesso che è arrivato "l'inverno", è arrivato per tutti.
La cicala almeno si è divertita, si è goduta la vita!
Anche in un momento come questo, la cicala può dire di aver vissuto. Invece la formica?
Ha sempre e solo risparmiato. Per cosa poi?!
Alla fine ci troviamo lo stesso tutti sulla stessa barca...dobbiamo cominciare a pensare giorno per giorno come se non avessimo un domani!Ho capito che devo godermi un po' di più la vita e pensare un po' di più a coccolarmi.

"Sai Jessy hai ragione"- le rispondo io- "..però ti dirò....io invece, prima di questo momento, son stata molto cicala....mi sono goduta la vita è vero, però forse ho anche un pò esagerato...Adesso rifletto sul fatto che avrei dovuto pensare a mettermi qualcosina in più da parte...ma non rinnego nulla. Mi sono divertita, mi sono tolta degli sfizi sopiti da anni.
Ho sempre avuto di mio il "carpe diem", dato il mio passato di sofferenza, ho avuto una vita in cui nulla era scontato e in cui il giorno i miei punti di riferimento potevano crollare da un momento all'altro e ogni cosa per me era preziosa. Pensa, anche se tutti i giorni facevo la stessa strada, a volte mi fermavo per guardare le sfumature del cielo. Un'altra volta ho colto una rugiada scivolare su una bellissima rosa. Le mie orecchie e i miei occhi pronti a catturare un attimo bellissimo e indelebile di piccola e giocosa felicità. Adesso che purtroppo mi manca tutto, posso dire di esser contenta che almeno mi sono goduta quello che avevo prima intensamente e di essermi tolta qualche sfizio. Se anche mi cadeva qualche tegola avrei potuto quasi dire di "morire contenta" ...se non fosse che devo ancora mettere in atto parecchi progetti!" conclusi sorridendo.

Come la livella di Totò, anche il terremoto e le difficoltà ci hanno messo tutti sullo stesso piano.
Poveri, ricchi, anziani, giovani, cicale, formiche, grilli, leoni, pecore....'l'inverno' è arrivato per tutti....
Una cicala musicista e una formica scienziata si ritrovano a mangiar un boccone insieme confrontandosi e confortandosi...

Se si può, godiamoci la vita senza troppi "se" e senza troppi "ma".
Viviamo finché possiamo e non affanniamoci troppo chiedendoci il perché del destino.
Investiamo ciò che ci rimane, il tempo, la forza  e facciamo ció che sappiamo fare, costruire, organizzare, suonare.... Impariamo dagli animali, pensiamo al presente e cerchiamo di non fasciarci la testa pensando troppo, perché a certe domande non c'è risposta imminente. Andiamo avanti un passo per volta.
Agiamo. Reagiamo!





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