mercoledì 28 agosto 2013

Bloody Varnish Shoes : La sfida




'Bloody Varnish Shoes' é un racconto con tematiche e linguaggio adulto.
In questo blog verranno pubblicati dei piccoli assaggi. Seguite l'attivitá del blog per scoprire dove verranno pubblicate le parti piú spinte e l'intero racconto. Riferimenti a fatti o persone sono puramente casuali



Cecile.
23 anni.
Impiegata contabile di una grossa azienda. 
1,70 per 75 kg. In costante lotta col suo corpo, con le diete all'ultima moda e con le sue forme prorompenti, che nasconde in grosse maglie e camicie oltre taglia.
Un appartamentino modesto, con pochi libri e cd, tante riviste di moda, pettegolezzi e cruciverba.
Un ragazzo serio, studioso, senza iniziative. Il sesso era insapore come la loro vita, come perdere le papille e non sentire più il gusto di nulla.
Vite regolari, noiose, come tante.

Cecile anni prima aveva frequentato il liceo insieme all'eccentrica Hannah e nonostante fossero molto diverse, divennero grandi amiche. 
Hannah aveva una spiccata passione per la musica, che traspariva anche nel suo apparire rockettaro, piena di piercing, anfibi e trucco pronunciato.
Cecile ascoltava più musica commerciale, ma si ispirava molto a lei sul come vestirsi e il trucco, a volte si faceva persino insegnare, divertendosi molto.
Alla fine del 5’anno, Hannah uscì con un ragazzo che le piaceva e si arrabbiò molto, in parte perché l'amica era più impegnata ed uscivano meno e in parte perché era gelosa e invidiosa, di entrambi.
Cecile era molto chiusa e non aveva mai rivelato all'amica questa sua cotta e lei non se ne era accorta.
Le chiese scusa e provò a ricucire i rapporti, ma non sentì ragioni.
Da quella volta, Cecile rivalutò tutto il suo modo di essere e, sotto consiglio dei preoccupati genitori, tornò a essere una semplice e regolare ragazza, rinunciando alle sue passioni, come quella del ballo moderno, che da  alcuni anni portava avanti con discreti risultati.

Un lunedì mattina riceve un messaggio da Darleen , altra amica del liceo con cui era rimasta in contatto, che stava organizzando l'addio al nubilato per Katy.

"Ragazze, siete pronte sabato sera???
Dobbiamo organizzare un addio al nubilato indimenticabile!!!
Ho già prenotato la location, andiamo al Sunset Garden, c'é la piscina, fanno anche animazioni interessanti....non so se mi spiego ;)
Ho prenotato un tavolo in sala e uno al prive', dove andremo verso metà serata per fare gli scherzi più particolari...visto che abbiamo la gradita presenza di Hannah si é offerta per offrire uno suo spettacolo, il gestore ha dato via libera! Tutto pronto anche per il burlesque allora!
Confermatemi la presenza!!!"

Cecile sbuffò rumorosamente tanto che un collega vicino le disse "Hey tutto bene? Sei già stanca a inizio settimana?"

"No, anzi si, ma non é questo. Ho letto un invito a un addio al nubilato"
"O-o-oh!!" Fece il collega sornione con un sorriso furbetto"...Direi interessante....!" 
"Non vedo nulla di interessante. C'é anche Hannah..."
"Hannah...intendi quella del Burlesque che conosci?"
"Già....non la posso vedere...."
"Io si!!!!!!" Disse subito il collega con uno sguardo molto vispo.
"Vieni sabato al Sunset e vedrai tra gli altri un tavolo di  pazze scatenate e Hannah che si esibisce..."
"Credo proprio che verrò! Ma quindi sarai anche tu tra le pazzerelle, eh?" Le fece l'occhiolino.
Rispose dandogli una piccola gomitata "Farei volentieri a cambio con un'altra giornata di lavoro piuttosto. Non ho proprio voglia di andarci..."
"Ma sssù, un po' di vita, andiamo!" E se ne andò nella stanza attigua a fotocopiare del materiale.
Cecile prima di rispondere alle mail pensò se poteva addurre delle scuse per non andare, ma non trovandole plausibili e non volendo far torto a una delle poche amiche che aveva, non aveva scampo.

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Sabato sera, Sunset Garden. Il locale era molto ampio, con luci ben studiate, che richiamavano per l'appunto il tramonto. In fondo un palco largo e rialzato diversi gradini dal pavimento. 
Il locale era pieno. Al loro tavolo prenotato, erano in tutto una ventina di amiche, alcune non si vedevano da tempo, altre sotto i convenevoli, guardavano i difetti per poi sparlarne appena l'occasione si fosse presentata. Lo champagne scorreva a fiumi, come le risate delle commensali. 
Cecile si sentiva a disagio, ma non voleva guastare la festa. Hannah non c'era. Spuntò verso le 22,30 dal sipario rosso velluto dal locale e cominciò la sua performance, cantata e ballata. Aveva un vestito magnifico, che risaltava le sue forme avvolgendole tra piume e lustrini.

Dopo il primo numero, tornò sul palco con altri ballerini, molto poco vestiti e dopo alcuni passi si avvicinarono al tavolo e cominciarono a stuzzicare la festeggiata.
Cecile era da un lato disgustata da tutto ciò. Non poteva però togliere gli occhi di dosso alle deliziose e trasgressive scarpe di Hannah, con un tacco infinito, di vernice rossa. Non ne aveva mai viste un paio così.
Andò in bagno e fece in modo di stare al largo del tavolo finché non fosse finito lo show. Hannah l'aveva intravista con la coda dell'occhio e sorrideva.
Se l'aspettava.


"Non ci posso credere che sei diventata così triste e bigotta!" Disse Hannah a Cecile, a fine show quando erano tutte intorno al tavolo, in piedi, in attesa di fare la sorpresa del prive. Cecile, in imbarazzo totale, continuava a toccarsi nervosamente gli occhiali.
"....Ma sentila..." Disse a bassa voce, non sufficiente per non farsi sentire.
"Cosa? Ti ho sentito....che vorresti dire?"
" Tu sei un pagliaccio! Ma guardati come sei vestita, tutta agghindata come una scema....!"
"Vedo che il tuo carattere è peggiorato cara..! Beh il pubblico non la pensa così...." e indicò la gente intorno che la continuava a guardare con ammirazione e interesse. "...... alla Cecile che conoscevo io sarebbe piaciuto molto..Mi sa che è morta....anche se le mie scarpe le fissavi eh..."
"No, hai visto male e comunque  p
arliamo di una vita fa!! Sono cresciuta, ho scelto le responsabilità, una vita seria, con delle certezze.."
"Si ok, una noia insomma" disse Hannah  ridendo imitandone la cadenza solenne e il tick ti toccarsi gli occhiali " Io ho preferito vivere i miei sogni e non ti credere...ci vuole coraggio e tenacia per andare avanti!! Ci vuole impegno e tanta ma tanta energia!"
"Ma dai!" Sbuffò Cecile "Mi vuoi davvero convincere che per fare questa vita ci vuole impegno? Mi pare incoerente!?!"
"Cara, sono molto più coerente di te e degli altri amichetti fighetti che frequenti!

Seguo le mie intuizioni, a volte azzardate, vero....ma mi hanno portato a fare quello che faccio! A essere stimata proprio per questo! Io so osare......e tu?"
Cecile annuì in modo derisorio. Hannah allora propose:
"Bene. Dal momento che sei così convinta che la tua vita sia la migliore, non ti scoccerà passare tre settimane come me......"
"No ma non ho tempo, non posso fare queste cose..."
Hannah esplose in una sonora risata "Uhhh poverina....la porto sulla cattiva strada....non si sa mai le piace, dopo come fa con la sua vita da perfettina...!" Provocò Cecile canzonandola.

Si sentì ferita nell'orgoglio, quel fuoco testardo che Hannah sapeva bene che l'amica aveva ancora da qualche parte, che accettò la sfida
"Va bene, accetto! Ti dimostrerò quanto sono convinta!"
"Brava Cecile! Allora ti é ancora rimasto qualche briciola di carattere! Molto bene!"
La prese da parte, portandola nel bagno del locale.
"Queste sono le regole:
-Mi seguirai per tre settimane. Ovunque, anche all'estero.
-Se ti chiedo di fare un esibizione non potrai negarti.
-Mi seguirai anche nelle uscite mondane. Potrai truccarti, vestirti come preferisci utilizzando tutto ciò che trovi in casa mia o che mi porterò in albergo. Tutto, quindi anche parrucche, accessori...tutto!
-Ogni sera prima di uscire, dovrei bere il mio cocktail della veritá.....
Accetti....?"

Cecile era perplessa, sopratutto sull'ultimo punto.
"Non mi vorrai drogare.....?"
Hannah scosse la testa "Assolutamente, il cocktail non ha nulla che ti annebbi la mente. Anzi...."
"....ingredienti....?"
"Ah ah ah! No no, segreti! Non ti drogo in alcun modo, giuro. Lo sai che quando giuro, non mento...."
Cecile era ancora piuttosto perplessa, ma l'orgoglio dominò su tutto.
Hannah allungò la mano verso Cecile aspettando che facesse lo stesso per suggellare il patto.


"Ci stai allora?" Sollecitò Hannah.
"Ok. Ci sto!" Rispose con una poderosa stretta di mano Cecile.

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