'Dentro i miei vuoti' é un racconto a puntate ispirato alla omonima canzone dei Subsonica. É un'opera di fantasia. Riferimenti a fatti o persone sono puramente casuali |
Dimmi tu quando, mi libererò. Passo a te la penna, puoi scrivere il finale di questo, qualsiasi cosa sia.
Sono stata io ad allontanarti, ma sai perché e mi ringrazierai un giorno, forse.
Hai letto il mio ultimo libro, quello che ti ho mandato? Immagino di si.
Non c'é pagina che non abbia il tuo profumo.
Quel profumo di bosco, di nocciola con un equilibrato e perfetto retrogusto leggero e caldo di vaniglia. Quando lo sento immagino il tuo respiro umido su di me...
Dimmi tu quando puoi, se vuoi. Spero di rivederti.”
Abbandono il coltello delle verità con cui ho ferito, lascio il manico dalla sua parte se vuole negarsi.
La risposta non tarda ad arrivare
”Non credo sia una buona idea, quei 10 minuti per me potrebbero avere un valore diverso dal tuo...
Potresti leggere nei miei occhi emozioni troppo grandi...
Ora capisco perché l'ultima pagina del libro l'hai stracciata e ne hai lasciata una bianca...
L'ho letto e non posso fare altro che sospirare..”
Ho pugnalato con un'arma terribile, la peggiore. La verità, nuda e cruda. Ho trafitto le scuse e i nascondigli sanguinando consapevolezze. Sai, anche io ci ho fatto i conti e per tanti aspetti della mia vita continuerò a farlo. E' sempre dura, che sia la mia voce o quella della coscienza a parlare.
Possiamo scegliere. Anche se difficile.
Anche rovinandoti da solo con le tue mani,
Grandi, sensuali mani. Costruendoti false gabbie dorate che ti opprimono.
Mani che potrebbero costruire la tua felicità, mattone dopo mattone, carezza dopo carezza, potrebbero afferrarla. Invece soffochi e non posso farci niente. Ognuno deve camminare nel proprio percorso e non ti credere, anche il mio é tortuoso. A fatica sto in piedi, non posso salvarti.
Dove nascondi il tuo mondo dentro?
Perché stai spegnendo lentamente quel un fuoco che ho visto in fondo ai tuoi occhi?
I buchi che stai tappando, potrebbero scoppiarti davanti, facendo cadere falsi castelli di carta e prigioni dorate e rendere inutili gli sforzi.
Perché stai spegnendo lentamente quel un fuoco che ho visto in fondo ai tuoi occhi?
I buchi che stai tappando, potrebbero scoppiarti davanti, facendo cadere falsi castelli di carta e prigioni dorate e rendere inutili gli sforzi.
Voltandoti indietro, stanco e acciaccato sarò lontana, o forse più vicina di quel che pensi.
Un ricordo vivido dolce e amaro. Magari la mia scia ha lasciato qualche luccichio qua e la che inseguirai. Voglio pensare che un giorno prenderai le redini della tua vita.
Te lo auguro perché lo so, non sembra, ma ti voglio bene.
Proprio per questo, meglio salutarsi, anche se continuo a pensarti.
In effetti é vero, rileggendomi, ero proprio una mocciosa sai|?!
Follia e imprevedibilità sono rimaste e mai andranno via. Ho capito che alcuni colori fanno proprio parte di me ma alcune sbavature sono volate col tempo.
Ora abbraccio il silenzio.
Guardo il cielo stellato e mi addormento cullata dal vento. Mi sei venuto a trovare in sogno, furbetto. Sorrido e chiudo gli occhi. Stanotte verrò a farti visita.
Nessun commento:
Posta un commento