venerdì 22 giugno 2012

Pa(e)ssaggi

Come denti di un bambino,
si vedono i buchi di quelli caduti
tra una casa e l'altra.
Non si sa se e quando "ricresceranno" le nuove.

Ogni giorno nuove transenne, nuovi nastri rosso-bianchi che cingono nuove case,
tra quelle ci sarà anche la mia probabilmente.
Ogni giorno cambiano i blocchi stradali e diventa sempre più difficile uscire,
sempre più difficile raggiungere qualsiasi posto.
Giorno dopo giorno ti rendi sempre più conto che ciò che davi per scontato, non lo é più.
Il paesaggio cambia, un  passaggio obbligato a qualcos'altro di  ignoto.
Una vita passata a costruirmi dei punti di riferimento crollata in pochi secondi.
Pochi secondi. Un soffio.
Nulla sarà come prima.
Ma diventerà meglio di prima.


(Riflessioni post-terremoto emiliano del 29 maggio 2012)


La danza dell'arte -  2008  Kirayel

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