lunedì 9 ottobre 2017

Dietro le quinte, dentro la mia testa

Ph Riccardo Sarti, Editata da me



Col cuore sanguinante,
le lacrime sanguigne che pulsano sotto gli occhi
più increduli che mai.

Eppure continuo a camminare.

Questa volta non voglio farmi bloccare.
Non voglio vincano i mostri.
Sarò più forte.


Questo scrivevo verso fine Settembre. Momento di blocco totale. Ansia a mille, stress alle stelle e infine, vuoto.

Vuoto?

In realtà la mia mente era una stanza strabordante di cose da fare sparse nel caos più totale, ma ad un certo punto era come se non vedessi nulla. Eppure sono stata brava a fare, raccogliere idee, preparare. Mi basterebbe "poco", mi basterebbe solo collegarmi, centrarmi per rimettere in moto tutto e fare.

Ma nulla. Vuoto.
Conosco bene questa sensazione e la odio profondamente. Eppure ogni tanto mi annebbia e mi fa crogiolare nel nulla, facendomi sentire impotente.
So bene perché e sapevo sarebbe arrivata, di nuovo.

Ma stavolta dopo una settimana di dolore, ho tirato fuori tutta la mia rabbia e ho squarciato il velo e sono andata avanti.






Molti sarebbero curiosi di entrare nella testa di un artista, di carpirne i segreti, di impararne il talento.
Molti me lo dicono.
Quello che pochi sanno é che viviamo una giostre di gioie e dolori, di abissi infernali e cieli luminosi.
Il tutto sotto i riflettori, esposti continuamente al giudizio altrui, quando va bene, e al severissimo personale, quando si ha la sfortuna di essere iper-critici verso se stessi come la sottoscritta.

E c'é dell'altro.

Ogni canzone ha una storia. Ogni album un motivo profondo.
Lo stesso che da l'ispirazione, alle volte soffoca, ti blocca, ti fa piangere disperata silenziosamente, ti fa arrabbiare, ti da la forza di andare avanti.
Altro giro sulla giostra.
Diary of Spaces and Skies, come questo blog, nacque dopo aver perso tutto, casa, punti di riferimento, un lutto importante. Mi son rimessa in piedi, ho raccolto i miei pezzi più sentiti sparsi nel caos e ne scrissi di nuovi ispirati dalla voglia di ricominciare che avevo in quel momento.

The majestic of your becoming é stata la svolta animalista e vegana.
Ho capito quanto l'essere umano violenta la natura e non ha più rispetto neanche per i suoi simili.
Una visione sicuramente distopica, che riflette i tempi in cui viviamo.

E ora siamo a IRIDESCENT.

Anche questo disco porta un altro evento doloroso. Un mio amico decide di andarsene per sempre.
Così, improvvisamente, così giovane.
Passo dei mesi in cui anche se non lo ammetto, il dolore mi stringe il cuore e mi soffoca quando meno me lo aspetto.
Mi pare tutto irreale.
Una parte di me vuole reagire in modo forte, vuole vivere ed esprimersi. Non solo buttare fuori il dolore, ma anche l'amore e le emozioni.
Per me non é assolutamente facile, ma voglio farcela.
Dei passi li ho fatti, alcuni maldestri, ma via via sempre più sicuri.
Aprirsi, esprimersi per me non é facile. Ammiro chi riesce a farlo con le parole, io non ne sono molto capace, sento il muro e il mio limite, anche se alcuni dicono il contrario. Mi sento a mio agio nella musica, nella canzoni trovo la mia vera forma di espressione.

Ma sono una guerriera per natura e voglio provare a superare i miei limiti.





Fra poche ore verrà lanciata la mia campagna crowdfunding su MusicRaiser e sono già quasi le 3 (e devo ancora ultimare diversi punti...sarà un'altra notte insonne).

Essere un'artista indipendente ha dei pro e dei contro.
Il pro numero uno é avere la libertà completa, su tutto. A volte ne é anche il contro, perché non avendo una contro-parte, bisogna fare l'avvocato del diavolo e mettersi in un'altra prospettiva e cercare di vedere ogni passo sotto tutti i punti di vista.

Fare tutto da sola non é facile, per nulla.
Sono fortunata che me la cavo con la parte grafica e che ho trovato degli ottimi collaboratori.
Ma sono sempre io avanti che coordino i lavori. Che prendo la responsabilità di tutto.
Il carico é pesante e lo sento tutto.
Ma nonostante il carico sia pressante e pesante, lo gestisco.

Ho proprio voglia di raccontare questo percorso nel disco.
Un percorso che attraversa il dolore per trasformarsi in forza.
Che per la prima volta, racconta anche della mia visione dell'Amore.
Ed é incredibile che in tanti anni che scrivo, ho usato Love in una canzone.

Questo disco sarà la mia trasformazione, la mia nuova veste, la mia vera forma.
E non vedo l'ora di realizzarlo!!!!

Supportatemi su MusicRaiser!!















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