giovedì 26 febbraio 2015

I ricordi non bussano


Alla fine della giornata di lavoro, vado a portare le chiavi della scuola al custode.
Rintoccano le ore in un campanile non troppo distante e una melodia dolce riempie di tepore un tramonto uggioso mentre busso discreta con la mano.
Improvvisamente quelle note col mio ritmo danzano coi miei ricordi infantili, e mi ritrovo bambina nella casa di mia nonna; nessun dettaglio, profumo, colore, suono mi sfugge. Davanti la porta busso con lo stesso rintocco simpatico a cui mi rispondeva completando la sequenza ritmica. 

Ora non ci sarà la risposta inconsciamente agognata.
Sono lontana chilometri e anni da quella sensazione che in un lampo mi ha avvolto.

Impertinenti, maleducati, sono entrati così, senza discrezione, senza avvisare facendomi tornare, per un secondo, in quella atmosfera perduta.

I ricordi non bussano.



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