"Mettere in luce" significa valorizzare o far risaltare qualcosa rispetto al resto.
Tutti noi tendiamo a privilegiare determinati aspetti rispetto ad altri sia per esperienza diretta che per abitudine.
Ciò però può farci perdere la visione d'insieme della nostra ricerca se non ampliamo la visuale e non guardiamo da più punti di vista.
Eccone un esempio.
Nacho Guzman ha realizzato un esperimento molto interessante.
Un volto di donna illuminato da una luce che cambia angolazione e da diversi colori.
L'espressione é la stessa ma a seconda dei giochi di luce e ombra sembra cambiare espressione.
Il colore enfatizza ulteriormente alcuni stati d'animo.
La stessa cosa avviene tutti i giorni e ne siamo protagonisti e osservatori inconsci. Quando guardiamo siamo viziati dal nostro modo di pensare e notiamo determinate cose e non altre. Oppure, chi conosce l'uso di queste tecniche come grafici, registi, truccatori o altri artisti, vogliono indurre certe emozioni enfatizzando proprio questo gioco. Se ci abituiamo a guardare a 360 gradi, con occhi diversi, tutto può apparirci diversamente o rivelare nuove sfumature che avevamo perso. Un po' come una sorta di occhiali che ci aiutano a vedere bene quello che sfocavamo. Se ci spostiamo dalla nostra posizione, se scendiamo dal nostro trono di sicurezze, cambiamo prospettiva acquisendo profondità e visione d'insieme. Nel silenzio, si impara a captare piccoli e impercettibili suoni.
Angolazioni, sfumature, luci e ombre, piccoli grandi movimenti, l'insieme e il dettaglio. Grande alla dinamicità mentale si coglie tutto questo mondo di informazioni.
Questo é sempre stato il mio pensiero; la verità é una, come un cristallo dalle mille sfaccettature. Il colore e la luce dipendono dall'angolazione con cui lo osservi. Per coglierne il più possibile bisogna muoversi, guardare e riguardare senza pregiudizio.
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