Ombre nella notte.
Fantasmi del passato e presenze inquietanti nel presente.
E' notte.
Gocce, vetri che scrosciano rumorosamente rompendo la sacralità del silenzio,
vento che forse le stringe nel suo petto strappando ciò che é rimasto, o le lascia sfiorare la terra per asciugarla.
Rimango qualche minuto ferma in macchina.
Per qualche minuto il nulla è compagno dei miei non pensieri, in stand-by, in attesa, non si sa di cosa.
I campi di battaglia possono sorprendere per il loro aspetto tranquillo, amichevole.
Ancora a combattere. La battaglia è lunga, siamo solo all'inizio.
Questo vento avvolge a sé tanti ricordi che nel silenzio di questa notte e della mia mente ipnotizzata dal gioco di ombre, si proiettano velocemente.
Film? `Non ne capisco il senso, voglio andare via.
Forse c'è? Che dovrei fare?
Correndo in questo circolo vizioso, vedrò di nuovo me stessa.
Cosa ne pensi?
Le risposte appariranno? Ci saranno soluzioni?
E penso 'No'.
Ma giorno dopo giorno stava lentamente morendo,
Con una cosa dentro difficile da definire..
Doveva ritrovare sé stessa
Perché si è persa
Cadendo nel fango
Mentre il suo dolore bruciava
Persino nella disperazione
Ha avuto solo illusioni
Ma raggiunse quell'ultima, flebile fiamma
Di cui nessuno sapeva la provenienza
Ma io so che dalla parte più profonda dell'anima...
E' stata al di fuori..
Ora vede l'arcobaleno,
Dopo le tempeste, la pioggia,
E' stata al di fuori...
Ma ora è qui per te
Per dimostrarti che puoi vivere ancora
Dopo essere stata al di fuori, dopo essere morta dentro..."
She's been outside.
Mah, non so come una canzone che ho scritto anni fa, dedicata a una mia carissima amica possa descrivere in realtà il mio trascorso di questi anni...e quello che sto passando ora.
Persino 'Red sky' (cielo rosso) racconta di immagini apocalittiche...ma ne parlerò più avanti in un post dedicato, poiché è un quadro che ha bisogno del suo tempo e del suo spazio per essere dipinto a parole.
Il cerchio si chiude?
Forse mi sono già risposta da sola. Adesso non posso più sprecare tempo, né per timidezza, né per rancori.
Il rancore è per chi ha la vita eterna. Meglio impiegare tempo a fare progetti, ad andare avanti facendo tesoro di ciò che si è imparato senza fermarsi, camminando nel presente.
Bisogna vivere.
Comincia la svolta. Non si torna indietro ed è inutile guardarsi alle spalle...quello che di buono e di utile c'era è stato messo in valigia e con essa attraverso il presente verso un futuro che non vedo, ma continuo a camminare. Se mi perderò, continuerò ad andare avanti finché non troverò qualche indicazione.
Care ombre,fantasmi,pensieri sparsi della giornata come post-it confusi, vi saluto e vado a dormire. Si spera che domani sia davvero un altro, nuovo giorno.
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